Duecento chili di sabbia “rubata” dai turisti nelle spiagge di Costa Rei e Feraxi a Muravera e sequestrate all'aeroporto di Elmas ritorneranno nei loro siti originari.

Gli uomini della compagnia barracellare di Muravera, in collaborazione con i volontari di Sardegna Rubata e Depredata, hanno riportato in paese il prezioso carico.

Sabbia, conchiglie, pietre (in alcuni casi i maleducati di turno hanno lasciato scritte, disegni e addirittura “decorazioni” con i colori del paese di provenienza) che i barracelli provvederanno nei prossimi giorni a riposizionare nelle spiagge muraveresi.
«La cattiva abitudine di portarsi dietro un ricordino della vacanza è purtroppo in continuo aumento – spiega il tenente Daniele Battaglia, comandante dei Barracelli di Muravera – Occorre una sensibilizzazione al rispetto del nostro patrimonio naturale. Noi cerchiamo di dare il nostro contributo».
L'assessore comunale all'Ambiente, Fabio Piras, ha invece rimarcato come ci sia «ancora tanto da fare per sensibilizzare le persone che vengono in vacanza dalle nostre parti a rispettare l'ambiente e, in modo particolare, le spiagge che sono un nostro preziosissimo patrimonio. Troppe persone pensano che non ci sia nulla di male a portar via una pietra o la sabbia magari dentro una bottiglietta. Non solo è un furto perseguibile con pesanti sanzioni ma è un autentico sfregio. Come amministrazione comunale stiamo studiando il modo di posizionare dei cartelli informativi affinché passi questo concetto: portar via la sabbia dalle spiagge è un furto. Magari chi ancora non lo sa, si guarderà bene dal mettere in atto azioni del genere».

(Unioneonline/v.l.)

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