"Sono molto scossa, non mi era mai successa una cosa del genere in tanti anni di lavoro come insegnante".

Rompe il silenzio la docente dell'alberghiero "Gramsci" di Monserrato, (di cui pubblichiamo solo le iniziali - S. L. - per tutelarla insieme ai minori coinvolti), colpita mercoledì con un pugno in pieno viso da uno studente di 14 anni durante il laboratorio di accoglienza turistica.

Un episodio gravissimo, avvenuto nell'istituto professionale di via Decio Mure, dopo una mattina turbolenta cominciata con un litigio sfociato in rissa tra altri due studenti fuori dalla scuola. "Sono preoccupata per eventuali ripercussioni", ripete più volte la donna che esprime la sua angoscia attraverso la sua avvocata Valeria Cau.

IL RACCONTO CHOC - In questi giorni la mente riporta spesso a quel momento terribile, ancora vivo nei suoi occhi impauriti. "Il ragazzo stava dando dei colpi con un pezzo di cartone ai compagni, forse un album da disegno o un quaderno, non ricordo bene - racconta ancora turbata -. A quel punto l'ho ripreso e invitato a comportarsi bene dicendogli che se non avesse smesso gli avrei preso il cellulare".

Ma il quattordicenne, per niente spaventato, ha preso il suo telefonino in mano e dopo il secondo rimprovero si è alzato dal suo banco e ha sottratto la borsa della professoressa dalla cattedra. A quel punto la donna si è avvicinata per riprenderla e farsi dare il cellulare, ma l'alunno le ha sferrato un pugno al volto. "È stato terribile - afferma -. Sono caduta a terra, ho battuto la testa e perso completamente i sensi per alcuni secondi. Mi sono davvero spaventata e tutt'ora sono molto scossa, non avrei mai immaginato potesse capitarmi una cosa del genere". In suo aiuto è arrivata subito un'altra insegnante che si trovava con lei in aula. Poi l'arrivo dei carabinieri e dell'ambulanza.

I SOCCORSI - L'insegnante aggredita è stata medicata in ospedale, dimessa dopo alcune ore con un trauma cranico e un'ecchimosi facciale e giudicata guaribile in dieci giorni. "Per adesso non sono in condizioni di tornare a scuola - spiega la professoressa - ma riprenderò il lavoro non appena anche le condizioni fisiche, oltre che psicologiche, me lo consentiranno". Un episodio grave e inaspettato. "Non conoscevo il ragazzino - precisa -. La mattina ero in quella classe come supplente. Ma il giovane aveva un comportamento che non doveva tenere quindi l'ho ripreso per portare ordine in classe e poter continuare la lezione".

LA DENUNCIA - Al momento la professoressa non ha presentato nessuna denuncia. "Adesso vedremo cosa fare - precisa l'avvocata Valeria Cau -. È molto spaventata ma ha una grossa responsabilità perché un fatto del genere naturalmente non può rimanere impunito: è giusto che venga lanciato un messaggio che sia da monito per tutti. L'autorevolezza dei docenti deve essere rispettata, non dobbiamo consentire che episodi di questo genere si ripetano nelle scuole di qualsiasi grado".

Intanto, nei prossimi giorni il consiglio di istituto si dovrà pronunciare sulla sanzione che verrà adottata per il quattordicenne violento, quasi sicuramente l'espulsione.

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