«Abbiamo perso tutto, aiutateci». Barbara Mulliri abitata nella casa di Monserrato che qualcuno, tra il 14 e il 15 dicembre, ha distrutto con il fuoco, con ben due tentativi: l’abitazione è stata incenerita e tra le fiamme è morto anche uno dei gatti che la ragazza allevava con la sorella. 

«Mi rivolgo a tutte le persone di buon cuore, alle istituzioni e in particolar modo al sindaco di Monserrato Tomaso Locci», scrive. 

Nella notte del 14 dicembre e successivamente la sera del 15 «dei delinquenti si sono introdotti nell'abitazione che condivido con mia sorella e i nostri animali. Questi esseri ignobili», racconta Mulliri,  «hanno sparso benzina ovunque e dato la casa alle fiamme. In un attimo tutto ciò che era nostro non esisteva più. Questo atto ignobile ci ha privato dei ricordi della nostra famiglia, di tutto ciò che ci legava a un passato felice antecedente alla prematura scomparsa dei nostri famigliari: genitori, due sorelle, un fratello e un nipote».

Le sorelle sono rimaste impotenti «di fronte a una tragedia che ci ha lasciate con solo la roba che avevamo indosso e nude di tutto quello che la casa significa: protezione, sicurezza, famiglia. Questi vigliacchi hanno riempito di benzina la stanzetta con le cuccette dei gatti, dato fuoco e chiuso la porta».

Il compagno della donna è riuscito a salvarne uno,  «ma per Lhir, non c'è stato scampo, le fiamme l'hanno raggiunto e ucciso, la sua vita si è spenta nel dolore, nel terrore e nella sofferenza. Chi ha fatto questo non è solo un delinquente, è un assassino». 

Le donne hanno bisogno urgente di un alloggio: «Per noi,  due cani e dieci gatti». Nel post su Facebook allega anche un Iban per chi volesse fare una donazione. 

(Unioneonline/E.Fr.)

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