L'amministrazione comunale di Mandas è stata la prima nella zona a dichiarare lo stato di calamità naturale a causa della lunga siccità che, sin dallo scorso inverno, ha causato danni enormi alle aziende agro-pastorali della Trexenta e del Sarcidano.

"Per noi la situazione è più grave rispetto alle zone confinanti, siamo infatti un'isola nell'Isola: nei nostri campi manca del tutto l'irrigazione", spiega il sindaco Marco Pisano, dopo aver chiesto alla Regione interventi strutturali per sanare il gap esistente.

"Chiediamo da tempo i finanziamenti necessari alla realizzazione di infrastrutture che possano garantire l'approvvigionamento alle aziende agricole e zootecniche nei periodi di siccità", conclude Pisano.

Il primo cittadino e la sua Giunta (forte l'impegno dell'assessore all'Ambiente Lucio Pistis) sono a fianco degli imprenditori agricoli nella battaglia per ottenere gli aiuti che servirebbero a ridare speranza all'intero comparto, stritolato da una crisi senza precedenti.

Se i terreni del comprensorio di Isili (appena più a nord di Mandas) e quelli di Senorbì (più a sud) sono serviti dalle condotte del Consorzio di Bonifica, quelli appartenenti all'ex Ducato sembrano condannati a restare completamente all'asciutto.
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