Non è rimasto un goccio d'acqua nelle aziende e negli allevamenti di Mandas, stritolati dalla morsa della siccità e dalla mancanza di infrastrutture idriche.

Per tenere in vita il bestiame è necessario portare l'acqua con le autobotti nelle campagne del territorio comunale.

"Stiamo vivendo una situazione quasi apocalittica, le aziende zootecniche hanno concluso le risorse idriche dall'inizio dell'estate e stanno rischiando di vedere morire di sete il bestiame", dice Umberto Deidda, l'assessore all'Agricoltura che, dopo l'approvazione in Giunta e in Consiglio comunale dello stato di calamità, ha richiesto l'intervento della Protezione Civile e dell'Agenzia Forestas per far partire il piano di approvvigionamento d'emergenza.

Sono iniziati i rifornimenti idrici nelle campagne a beneficio di una decina di allevamenti (greggi di pecore, bovini e maiali) a rischio sopravvivenza.
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