Non si placa la rabbia degli agricoltori e degli allevatori di Mandas in grave difficoltà dopo lo svuotamento dei bacini a causa della siccità.

Le aziende hanno terminato le loro riserve idriche e dopo aver dovuto dire addio ai raccolti (per l'impossibilità di effettuare l'irrigazione di soccorso sulle colture) adesso non riescono a garantire il sostentamento degli animali.

La situazione è nera, tanto che dopo l'approvazione da parte del consiglio comunale dello stato di calamità naturale (la speranza è accedere almeno ai risarcimenti) l'assessore con delega all'Agricoltura Umberto Deidda ha incontrato i lavoratori delle campagne prima di portare in Giunta la proposta delibera che prevede la realizzazione di un Piano di efficientamento idrico del territori.

L'impegno dell'amministrazione di Mandas è concreto. "Rispetto ai paesi della bassa Trexenta noi soffriamo la totale assenza delle condotte per l'irrigazione", dice il sindaco Marco Pisano.

Se i terreni del comprensorio di Senorbì (a sud di Mandas) e quelli di Isili (a nord) sono serviti dalle condotte del Consorzio di Bonifica, quelli appartenenti all'ex Ducato sembrano condannati a restare completamente all'asciutto.
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