Lavori di sistemazione del porto in ritardo: protestano i pescatori di Perd'e Sali
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Da mesi attendono l'inizio dei lavori che dovrebbero risolvere i problemi di vecchia data del porto, ma per ora, quegli interventi promessi per liberare dalla sabbia l'imboccatura dello scalo, e per proteggere le banchine dalle mareggiate, sono fermi al palo.
Protestano i pescatori del porto di Perd'e Sali, che aspettano ancora la sistemazione dell'unico approdo sulla costa sulcitana. Per liberare il porto dalla sabbia, e per il ripascimento, la Regione ha stanziato 1 milione di euro.
"C'era stato detto che i lavori sarebbero partiti ad ottobre, ma ancora nulla di concreto è stato realizzato - dice Sergio Carone, uno dei pescatori storici che attracca nelle banchine di Perd'e Sali - , oltre al problema dell'insabbiamento, che rende l'uscita verso il mare aperto sempre più difficoltosa, preoccupano i danni che potrebbe provocare un'altra mareggiata, visto che il muro frangiflutti è ormai inutile".
Andrea Guiso, assessore ai Lavori pubblici, spiega il motivo dei ritardi. "La progettazione e il dragaggio dell'intero porto sono stati già appaltati - spiega - , Perd'e Sali si trova in un'area Sin ( siti di interesse nazionale) ed è quindi necessario, prima di operare, che si conosca la conformazione della sabbia presente nel fondale. L'Arpas ha di recente prelevato dei campioni sul fondo del porto: non appena arriveranno i risultati del piano di caratterizzazione potremo intervenire con il dragaggio e il successivo ripascimento della spiaggia antistante".
Al milione stanziato dalla Regione, potrebbero aggiungersene presto altri 2,5.
"Il nostro progetto rientra nelle opere pubbliche che l'assessorato regionale ai Lavori pubblici intende finanziare - prosegue Guiso - , con quel denaro sarà possibile proseguire i lavori di escavo del porto, e sistemare le banchine".