Un pezzo di storia della città se ne va via con il nuovo anno. Quattro dei negozi più antichi, distribuiti nel raggio di pochi metri tra via Regina Margherita, via Umberto e via Dante, hanno abbassato le serrande per sempre, vinti dalla crisi, dalle tasse, dalla concorrenza asfissiante di Cagliari e dei centri commerciali.

Non sarà più lo stesso senza la merceria, in via Umberto, nata come negozio di tessuti addirittura nel 1916 e senza la macelleria dove si confezionava la salsiccia più buona della città, aperta nel 1935.

Ed erano due istituzioni anche il negozio di abbigliamento Porta Azzurra, aperto nel 1977 e il più giovane calzaturificio inaugurato nel 1986.

Qui, a due passi dal Comune, c'era la Quartu che viveva e pulsava, punto di passaggio per chi era al mercato, agli uffici dell'Enel, alle poste. Più trafficata anche di via Porcu.

Il macellaio Mario Piga si commuove mentre confeziona le ultime salsicce da vendere ai fedelissimi clienti, prima di abbassare le serrande su una vita di lavoro. "Sì, è vero, la mia è sempre stata la migliore della città", racconta, "mio padre aveva iniziato la tradizione aprendo il locale nel 1935, io ho cominciato a stargli accanto e a imparare da lui quando ero alle elementari".

Poco più avanti anche Letizia Porta, titolare del negozio di abbigliamento, ha l'espressione malinconica di chi sta dicendo addio a un'epoca felice: "Ho aperto nel 1977. È stato un lavoro splendido ma col tempo le tasse, la concorrenza e la crisi hanno reso difficile andare avanti".

"Quartu non è più quella di una volta, le strade sono deserte e così ti viene a mancare anche la voglia che ti ha fatto andare avanti finora", dice Antonio Selis del negozio di calzature. "Ormai stavo lavorando quasi gratis, la concorrenza dei centri commerciali è stata implacabile".
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