Edifici di cemento, terrazze con vista sul mare,  spazi per le arrostite. Servizi vari. C’è un villaggio abbandonato a Porto Tramatzu, perla dell’estremo sud ovest della Sardegna, ultimo avamposto “civile” prima delle recinzioni del poligono di Capo Teulada. 

Sabbia bianca e mare cristallino, l’arenile un campo di proprietà militare è stato “liberato” grazie a un accordo sottoscritto tra Regione e Difesa nel dicembre del 2017.

Alle spalle della spiaggia, sul versante della collina,  sono rimaste abbandonate tutte le strutture che facevano parte dello stabilimento balneare riservato ai militari di tutte le forze armate, che ci trascorrevano la stagione estiva con una porzione di Sardegna ad uso esclusivo. Non per sparare ma per le tintarelle.

Le cabine sono state abbattute, rimane in piedi tutto il resto: spazi per attività turistiche pronti e a disposizione, che nessuno può usare. Perché gli accordi tra enti, nonostante i proclami, non sono stati perfezionati. 
Enrico Fresu

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