La battaglia contro l'assalto eolico va avanti e non cambia obiettivo. Se dal punto di vista politico accenna a una pausa, sul fronte operativo prosegue con incontri nei territori e assemblee su come dare la spinta decisiva alla proposta di legge denominata Pratobello 24, dopo l'approvazione, in Consiglio regionale, della norma sulle aree idonee.

La protesta, insomma, si è presa un time out, anche se a Capodanno ci sarà un nuovo presidio sotto i portici del Consiglio regionale a Cagliari.

Qualcosa potrebbe succedere in ogni caso: «A mio avviso occorre aspettare la decisione che prenderà il Governo sulla legge delle aree idonee», spiega il sindaco di Orgosolo Pasquale Mereu, padre della proposta di iniziativa popolare che ha raccolto 211mila firme.

Quanto al sit-in che chiude il 2024 «ci stiamo riorganizzando, ma possiamo già dire che faremo un non Capodanno sotto i portici di via Roma, sotto il Consiglio regionale a Cagliari», dice Davide Fadda, del presidio del popolo sardo. «Visto che nel capoluogo non ci risulta siano stati organizzati concerti in grado di richiamare folle oceaniche, la politica e la voglia di occuparsi dell'Isola non viene meno. Stazioneremo sotto il Palazzo in via Roma, con uscite nelle vie del centro per celebrare la chiusura dell'anno vecchio e l'apertura di quello nuovo cercando di far capire, anche in una giornata gioiosa, i danni che stanno procurando all'Isola l'eolico, il fotovoltaico e l'agrivoltaico. La difesa della nostra terra è pacifica e prescinde dai giorni di festa».

Ulteriori dettagli e approfondimenti nell’articolo di Lorenzo Piras sul quotidiano in edicola e sull’app

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