Muravera pronta ad accogliere i dializzati e trapiantati che scelgono le spiagge della cittadina del Sarrabus per trascorrere le loro vacanze.

A confermarlo è Bruno Denotti, presidente dell'associazione sarda nefropatici Asnet Sardegna, che nei giorni scorsi aveva chiesto un intervento della Regione Sardegna per dare risposta alle richieste d’aiuto arrivate da quei malati che, desiderosi di trascorrere un periodo di ferie nell’Isola, si sono visti negare un posto dal centro dialisi contattato a causa della «grave carenza di organico nella sanità sarda che non risparmia neppure i nefropatici».

La vacanza nel Sarrabus e a Muravera non è però in pericolo grazie al reparto di Nefrologia e dialisi dell’ospedale San Marcellino diretto dal dottor Stefano Murtas e non solo.

«Muravera riesce ad accogliere le richieste dei turisti nefropatici – ha spiegato Bruno Denotti, presidente dell'Asnet – i pazienti che vengono in vacanza hanno a disposizione un centro d'eccellenza per i trattamenti dialitici extracorporei ad alta tecnologia, specializzato principalmente in insufficienza renale in tutti gli stadi fino a quello terminale. Le maggiori difficoltà, purtroppo, si registrano nel nord Sardegna: constatiamo che la Sardegna, nonostante sia una regione a vocazione turistica non è a tutt’oggi in grado di offrire una programmazione adeguata del servizio, in grado di rispondere alle numerose richieste che pervengono non solo dalla penisola e dai residenti, ma anche da turisti provenienti dall’estero».
Muravera, oltre che sul centro dialisi dell'ospedale San Marcellino, può contare su una struttura dedicata proprio alla dialisi estiva, una villetta, a pochi passi dal mare di Costa Rei, con 9 posti letto e anche un giardino di 700 metri quadri. Una struttura confiscata alla mafia e gestita dall'Asnet.

Il progetto è stato ripreso e reso operativo dall'attuale amministrazione comunale guidata dal sindaco Salvatore Piu. «Un progetto in cui credo fermamente – ha spiegato il primo cittadino muraverese che conosce bene il problema, essendo medico e con un passato di dirigente al San Marcellino di Muravera e all’ospedale Marino di Cagliari e direttore generale della Asl del Medio Campidano - i pazienti vengono trasportati all’ospedale San Marcellino nel giorno fissato per la dialisi e riportati alla villa una volta ultimate le cure. Il tutto gratuitamente, così come gratuitamente i loro familiari possono godersi il mare di Costa Rei».
La villa, dopo la chiusura invernale, tornerà a essere operativa e ospiterà i pazienti in turni di una settimana nel periodo estivo.

«Vorrei che questa struttura fosse dedicata a Giuseppe Canu, storico presidente Asnet che ci ha lasciati tempo fa, che ha dedicato la sua vita ai nefropatici», la conclusione.

Per Roberta Laconi, consigliera comunale con delega alla Sanità, la struttura di Costa Rei a disposizione dei nefropatici e delle loro famiglie unisce le esigenze turistiche e sanitarie: «I pazienti – ha spiegato Laconi – non devono fare centinaia di chilometri per la terapia e possono godersi, insieme alla famiglia, le bellezze del territorio».

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