Chiesa gremita e grande commozione al santuario della Beata Vergine Assunta di Guasila per l’ultimo saluto a Roberta Pitzalis, la ragazza – originaria del paese della Trexenta – morta venerdì scorso dopo essere stata ricoverata per intossicazione da botulino, dopo aver partecipato alla Fiesta Latina a Monserrato del 22 luglio, alla quale (come evidenziato ieri dall’autopsia) si è aggiunta una polmonite emorragica.

«Ad altre autorità spetta ricostruire la catena di eventi e di eventuali negligenze che hanno condotto alla morte di Roberta», le parole di monsignor Giuseppe Baturi, che ha celebrato i funerali. L’arcivescovo di Cagliari parla ai cuori: «A me spetta esortarvi ad amare la vita, proprio come faceva lei, ricordando che il lavoro che facciamo è il modo in cui amiamo gli altri, ce ne prendiamo cura».

Monsignor Giuseppe Baturi celebra i funerali di Roberta Pitzalis
Monsignor Giuseppe Baturi celebra i funerali di Roberta Pitzalis
Monsignor Giuseppe Baturi celebra i funerali di Roberta Pitzalis

Una tragedia assurda: Pitzalis aveva 38 anni. Alla Fiesta Latina a Monserrato aveva acquistato un panino condito con la salsa guacamole, da lì il ricovero inizialmente al Brotzu e poi il trasferimento al Businco, dove è morta nella mattinata di venerdì scorso. È stata fra gli otto ricoverati.

I sindaci di Guasila, Paola Casula, e Monserrato, Tomaso Locci, ai funerali di Roberta Pitzalis
I sindaci di Guasila, Paola Casula, e Monserrato, Tomaso Locci, ai funerali di Roberta Pitzalis
I sindaci di Guasila, Paola Casula, e Monserrato, Tomaso Locci, ai funerali di Roberta Pitzalis

Ai funerali, fra le centinaia di presenti, anche i sindaci di Guasila e Monserrato, Paola Casula e Tomaso Locci. «Bisogna confidare in Dio, che è perdono e speranza», ha aggiunto Baturi.

L'uscita della bara di Roberta Pitzalis
L'uscita della bara di Roberta Pitzalis
L'uscita della bara di Roberta Pitzalis

Un lungo applauso ha accolto la bara di Roberta Pitzalis al momento dell'uscita dalla chiesa, poco prima di mezzogiorno.

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