Portare in classe il ricordo della Shoah tutto l'anno, e non solo in occasione della Giornata della memoria. È l'obiettivo del progetto realizzato dagli alunni della scuola media di Senorbì (corso B), Suelli (corso D) e Barrali (corso E) dell'istituto comprensivo Luigi Mezzacapo con il coordinamento dell'insegnante di educazione artistica Roberto Falchi.

All'iniziativa, fortemente voluta dalla dirigente scolastica Alessandra Minniti, hanno partecipato tutti i docenti e il personale scolastico della segreteria. I ragazzi hanno realizzato i lavori artistici che sono stati poi esposti nelle scuole per rappresentare con creatività le loro riflessioni sul tema. "Mi sono chiesto come avrei potuto raccontare l'orrore dell'olocausto agli studenti, da questa domanda è nata l'ispirazione per il progetto", spiega Falchi. Durante l'Olocausto, e soprattutto negli anni appena successivi, molti artisti avevano rappresentato gli orrori della guerra con l'intento di utilizzare le loro opere come strumento educativo di lotta e di denuncia. Partendo da questo insegnamento i ragazzi delle scuole di Senorbì, Suelli e Barrali hanno dipinto le magliette con le strisce bianche e nere, come simbolo della memoria che non sbiadisce. Hanno poi realizzato i libri dell'artista, lavori nati in contrapposizione del grande falò con il quale gli studenti tedeschi gettarono i libri considerati dai nazisti contrari allo spirito tedesco. "Il fuoco era il mezzo migliore per eliminare tutto, ma il fuoco interiore dall'artista arde dentro e si alimenta con la creazione, che pochi conoscono", conclude Falchi.
© Riproduzione riservata