Chiunque al suo posto avrebbe chiuso i battenti e cercato fortuna altrove. Marco Dessì, 48 anni, di Ussassai, gestisce un punto di ristoro a Niala, ai piedi dei Tacchi, lungo la linea del Trenino verde. Peccato che da due anni il Trenino non si faccia vedere.

Il tratto compreso tra Taquisara e Seui è stato tagliato fuori dal percorso per problemi legati alla sicurezza di tre ponti, gioielli di ingegneria ferroviaria dimenticati per decenni. Isolati e offesi i gestori di Irtzioni non si sono arresi. "Andiamo avanti, testardi come muli, sperando che qualcuno si ricordi di dedicare un minuto alla nostra commemorazione, quando moriremo".

C'ERA UNA VOLTA - I turisti un tempo scendevano dal treno alla fermata a due passi dalla baita immersa nel verde, pronti per un'escursione, un tuffo nelle piscine naturali, un pranzo ristoratore. Oggi Dessì i turisti deve andarli a prendere a Taquisara, ultima fermata della linea.

Tutti gli altri arrivano a Niala in auto, dopo un viaggio avventuroso.

Piccoli dettagli. La gara per la messa in sicurezza dei ponti è andata deserta. Ergo è lecito dubitare che perfino il prossimo anno la tratta possa essere ripristinata. Dessì da parecchio tempo dubita che ci sia la volontà di rimettere insieme tutti i pezzi del mosaico. "L'amarezza è davvero tanta - prosegue Dessì - questo è il tratto più suggestivo e quella di Ussassai è l'unica struttura concepita in funzione del Trenino. Noi resistiamo perché chiunque venga qui ci dice: non chiudete, è un posto fantastico e merita una visita".

I PROBLEMI - Nel 2016 il problema era legato al collaudo della linea, poi è subentrato quello relativo alla manutenzione. L'Arst ha risolto i problemi lungo gli altri tronconi della linea.

Quest'anno il Trenino viaggia regolarmente da Mandas a Seui e da Arbatax a Gairo. In mezzo 25 chilometri di linea abbandonata. Ussassai e il suo ristoro sono rimasti a terra, isolati più che mai. Una beffa. "Io mi sento abbandonato perché da un anno non sento nessuno, neppure per chiedermi come sto. La Regione è assente, la politica è assente".

Prima che cominciassero i problemi i turisti arrivavano a frotte. Nessuno rinunciava alla sosta pranzo nell'eremo verde. "Oggi si lavora per tenere i piedi la baracca, sperando in tempi migliori, confidando nella clemenza dei creditori". La domenica ha regalato il pienone ai ragazzi di Niala. Prima o poi il Trenino tornerà.

Simone Loi

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