"Mi batterò affinché mia sorella abbia giustizia: la sua morte non è avvenuta per cause naturali ma perché è stata picchiata".

Ettore Porcu, fratello di Eliana, deceduta il 6 ottobre del 2015 sul pianerottolo della sua abitazione dopo un alterco avvenuto per strada con le vicine Norina Depau ed Emanuela Cortis, presenterà ricorso al Tribunale monocratico contro l'archiviazione dell'accusa di omicidio preterintenzionale disposta dal gip Lucia Perra.

Secondo l'uomo nella vicenda legata alla morte di sua sorella "ci sono troppi punti oscuri". "Mi chiedo perché i vari magistrati che hanno seguito questo caso - spiega - non abbiano mai preso in considerazione le immagini registrate dalle telecamere per strada, dalle quali è ben visibile che mia sorella è stata picchiata. Vorrei sapere come mai, inoltre, non siano mai stati sentiti i testimoni oculari che hanno assistito alla lite tra mia sorella e le mie vicine di casa. Tutti sostengono che Eliana sia morta un'ora e mezza dopo essere rientrata a casa, in realtà è deceduta subito dopo lo scontro con Norina Depau ed Emanuela Cortis".

Eliana Porcu (archivio L'Unione Sarda)
Eliana Porcu (archivio L'Unione Sarda)
Eliana Porcu (archivio L'Unione Sarda)

Per Desolina Farris, legale di Ettore Porcu, l'archiviazione del giudice Lucia Perra, in linea con lo stesso provvedimento richiesto dal pm Rossella Spano il 27 marzo dello scorso anno, è un fulmine a ciel sereno. "Siamo pronti a presentare ricorso al Tribunale monocratico, e, se dovesse servire, anche alla Corte di giustizia dell'Unione europea", precisa. E aggiunge: "Siamo pronti a chiedere la riesumazione della salma di Eliana Porcu. Prenderemo in considerazione ogni possibilità per arrivare alla verità".
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