Joselito Marras, nato a Ginevra 52 anni fa, era temuto nel paese di Dolianova dove vive da tanti anni per la sua indole violenta e prevaricatrice: lo hanno fatto sapere i carabinieri in seguito all'esecuzione dei provvedimenti di fermo a carico dell'allevatore e di suo figlio Michael per gli omicidi e l'occultamento dei cadaveri di Davide e Massimiliano Mirabello.

Solo due giorni prima dell'assassinio dei Mirabello, hanno precisato gli investigatori, Joselito Marras aveva minacciato di morte un proprio familiare solo perché amico dei Mirabello, avvicinandosi a lui brandendo un coltello e venendo fermato solo dall'intervento del figlio.

Non è la prima volta che il nome di Joselito Marras compare in atti giudiziari. Diciotto anni fa fu arrestato per aver sparato contro due poliziotti che lo avevano sorpreso, insieme a due altre persone, durante un tentativo di furto in un deposito nella zona industriale di Sestu.

Dieci anni fa, durante un controllo contro il bracconaggio, gli uomini del Corpo forestale trovarono in un suo ovile un chilo di gelatina di dinamite, tre detonatori e munizioni per pistola.

Due anni dopo si diede alla latitanza per tre giorni dopo aver sparato un colpo di pistola contro un altro allevatore, ferendolo a un piede. Cinque anni fa fu accusato (per essere successivamente assolto) di aver fatto da basista in occasione di una rapina commessa in paese dalla cosiddetta banda dell'Arancia Meccanica: vittima, il titolare di una sala per ricevimenti non lontana dalla zona dove è stato trovato il sangue dei fratelli Mirabello.
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