La grande basilica di Sant'Elena, a Quartu, non è riuscita a contenere le tante persone che oggi, alle 15, hanno dato il loro ultimo saluto a Marco Cogoni, il calciatore di 19 anni morto domenica pomeriggio nell'auto uscita di strada mentre percorreva via dell'Autonomia regionale sarda a Flumini.

L'uscita del feretro (foto L'Unione Sarda/Anedda)
L'uscita del feretro (foto L'Unione Sarda/Anedda)
L'uscita del feretro (foto L'Unione Sarda/Anedda)

A celebrare la messa è stato don Alfredo Fadda: "Non vogliamo che questi fatti si ripetano più - ha detto il sacerdote durante l'omelia - . Marco muore in un momento di festa per lui, ma la sua vita non è finita. Era un ragazzo buono, pulito, generoso e giocoso".

Il piazzale della chiesa di Sant'Elena (foto L'Unione Sarda/Anedda)
Il piazzale della chiesa di Sant'Elena (foto L'Unione Sarda/Anedda)
Il piazzale della chiesa di Sant'Elena (foto L'Unione Sarda/Anedda)

Attorno ai famigliari si sono stretti gli amici e i tanti compagni delle giovanili del Cagliari, del Sant'Elena e del Muravera dove il giovane portiere aveva giocato. Presente anche Lulù Oliveira, suo allenatore in Eccellenza, e il sindaco di Quartu, Stefano Delunas.

Lulù Oliveira (foto L'Unione Sarda/Anedda)
Lulù Oliveira (foto L'Unione Sarda/Anedda)
Lulù Oliveira (foto L'Unione Sarda/Anedda)

Quella che ha colpito la famiglia Cogoni è una doppia tragedia familiare: il 19enne era cugino di Luca Pusceddu, il bambino morto qualche anno fa mentre faceva una rovesciata nel campo della scuola calcio San Francesco di Quartu. Nel 2012, a 13 anni, il ragazzo era anche scampato al naufragio della Costa Concordia.

Marco Cogoni (foto da Fb)
Marco Cogoni (foto da Fb)
Marco Cogoni (foto da Fb)

L'INCIDENTE - Sarà un consulente tecnico a chiarire le cause dell'incidente stradale avvenuto domenica a Flumini. Il pubblico ministero Alessandro Pili, titolare dell'inchiesta, nominerà l'ingegnera Silvia Falqui Cao lunedì con l'incarico di accertare la dinamica.

Nel frattempo ha iscritto sul registro degli indagati il conducente del veicolo: Massimo Cogoni, zio della vittima, accusato al momento di omicidio stradale. Era stato proprio lui, inutilmente, a prestare i primi soccorsi al nipote dopo esser volato ai lati della carreggiata all'uscita di una curva.

(Unioneonline/s.a.)

- Virgolettati raccolti da Giorgia Daga -
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