Quando aveva tredici anni era scampato alla morte salvandosi nel naufragio della Costa Concordia. Ieri pomeriggio il cuore di Marco Cogoni, 19 anni di Quartu, ha smesso di battere nel terribile incidente in via dell'Autonomia regionale sarda: il giovane calciatore viaggiava nella Ford Fiesta guidata dallo zio Massimo finita in cunetta all'uscita di una curva. Per il diciannovenne non c'è stato nulla da fare, mentre il conducente, sotto choc, non ha riportato ferite. Marco Cogoni era cugino di Luca Pusceddu, il bambino morto qualche anno fa mentre faceva una rovesciata nel campo della scuola calcio San Francesco di Quartu.

La tragedia

L'incidente è avvenuto verso le 14,30. Marco Cogoni (che ha vissuto anche a Solanas), ex portiere delle giovanili del Cagliari, del Sant'Elena e del Muravera, viaggiava con lo zio sulla Ford Fiesta. All'uscita di una curva l'auto, per cause ancora da accertare, è volata in cunetta. A dare l'allarme, immediato, sono stati alcuni automobilisti. Il ragazzo è morto sull'ambulanza del 118: i soccorritori hanno fatto il possibile per salvargli la vita. Ma è stato tutto inutile. La notizia della tragedia ha fatto subito il giro nel mondo del calcio. «Una tragedia», ha detto il segretario del Muravera, Franco Palleschi. «Siamo distrutti dal dolore. Marco non era con noi da alcuni mesi. Con noi ha giocato anche in Eccellenza, allenato da Lulù Oliveira». La dinamica dell'incidente dovrà essere ricostruita dagli agenti della Polizia locale di Quartu. La salma del ragazzo è stata trasferita all'obitorio a disposizione dei familiari. I funerali dovrebbero svolgersi domani.

Costa Concordia

Quando aveva tredici anni Marco Cogoni si era salvato dal naufragio della Costa Concordia. Non solo. Marco era il cugino di Luca Pusceddu, il bambino di undici anni che qualche anno fa era morto nel campo della San Francesco mentre faceva una rovesciata. Proprio suo padre Sandro era stato uno dei promotori della nascita dell'Asd dedicata a Luca, che ha dato a tanti bambini la possibilità di giocare a calcio. Nel 2012 Marco e il fratellino comparivano nei tanti video del naufragio della nave da crociera. Il più piccolo era in braccio al padre, Marco accanto alla mamma: aspettavano di poter salire sulle scialuppe. Un viaggio tanto atteso dalla famiglia, una vacanza lontano da Quartu per staccare dal lavoro e godersi qualche giorno tutti insieme. Poi la tragedia: la manovra azzardata di Schettino, le urla, il panico, la nave che si piega su se stessa. La famiglia Cogoni, con tanta paura, era riuscita a tornare a casa e raccontare quei drammatici momenti. Questa volta Marco non è sopravvissuto. Ora resta il dolore inconsolabile di una madre e di un padre. Marco, come il cugino Luca, aveva la passione per il calcio. Ha giocato nelle giovanili del Cagliari, nel La Palma, nel Sant'Elena e poi nel Muravera (nel massimo campionato regionale). La sua famiglia, proprietaria di un'officina, è molto conosciuta in città. Sulla pagina facebook del giovane si è riversato il dolore degli amici. «Non ci sono parole, non ci voglio credere, non doveva andare così. Sei e sarai sempre un campione, vola più in alto che puoi. Non è un addio ma un arrivederci. Ciao amico mio».

Giorgia Daga

Raffaele Serreli

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