Fibromialgia ed ecologia sociale, a Selargius un convegno sulla promozione della salute
Una giornata intensa e ricca di partecipazione, segnata da un clima di ascolto e condivisionePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Ci sono dolori che non si vedono, che non compaiono nelle lastre o nei referti, ma abitano le giornate, spezzano il sonno e mettono alla prova dignità e relazioni. È da questa consapevolezza che sabato 13 dicembre, nella sala polivalente di Selargius, ha preso forma il convegno “Promozione della salute, ecologia sociale e fibromialgia: i nodi della rete formali e informali per potenziare il capitale sociale”, promosso dalla Società italiana per la promozione della salute (SIPS) – delegazione Sardegna – insieme al Comitato Fibromialgici Uniti (CFU) di Cagliari, con il patrocinio di AIOM.
Una giornata intensa e ricca di partecipazione, segnata da un clima di ascolto e condivisione, che ha messo allo stesso tavolo medicina basata sulle evidenze scientifiche ed esperienza vissuta. Come ha sottolineato la dottoressa Francesca Maria Anedda, presidente SIPS Sardegna e responsabile scientifico del convegno: «Da un lato la fibromialgia, caratterizzata da dolore cronico, spesso confinato nel dubbio altrui. Dall’altro la malattia oncologica, che ha fin troppe prove: con referti, esami e terapie. Il sintomo è spesso solo la punta dell’iceberg: sotto ci sono storie, paure, relazioni. È qui che entra in scena l’ecologia sociale, per ricordarci che nessuno è un’isola. La salute infatti, non nasce nel vuoto asettico di un laboratorio, ma dentro una rete di forti legami, famiglie, associazioni e comunità».
Ad aprire i lavori, insieme al presidente SIPS, anche Patrizia Sarritzu, referente CFU per Cagliari, che ha ricordato l’importanza di momenti come questo per restituire voce e riconoscimento ai malati fibromialgici, sempre meno soli e più compresi nella complessità della loro condizione. «Il convegno - racconta Sarritzu - è stato ricco di relatori con spiccate professionalità, e altrettanto belle personalità, che si sono strette generosamente attorno al CFU e ai malati fibromialgici. Oggi le persone si sentono meno sole e più comprese nella totalità della loro condizione». Numerosi gli interventi di alto profilo scientifico, con esperti del settore che nella giornata intera hanno scelto di partecipare e collaborare nella promozione della salute, con l’obiettivo di abbinare la scienza ufficiale e le testimonianze dirette di chi ogni giorno vive il dolore.
Momento simbolico e fortemente partecipato, è stato l’inaugurazione della panchina viola, “La panchina ci avvicina”, alla presenza della vicesindaca Gabriella Mameli e dell’amministrazione comunale: un gesto semplice ma potente, che invita alla prossimità, al dialogo, al riconoscimento reciproco.
Una giornata che ha acceso i riflettori non solo sui problemi, ma sulle risorse. «Le reti, associazioni, professionisti e cittadini sono chiamati a costruire insieme una comunità più consapevole. La vera promozione della salute, è rendere consapevoli le persone di ciò che possono fare. Una rete che, se funziona, non lascia indietro nessuno», continua il dottor Carcangiu.
Infine, un anno di iniziative in chiusura, con la promessa di tanti nuovi eventi di sensibilizzazione: «Un grazie a tutti i partecipanti e a chi è intervenuto. L’appuntamento per l’anno nuovo con tante nuove iniziative di sensibilizzazione, per il rafforzamento dei nodi formali e della rete di promozione della salute», ha concluso Sarritzu.
