Dopo la grandinata del 6 novembre che aveva distrutto 100 ettari di carciofaie nella valle del Coghinas per un danno di circa 1 milione di euro, le gelate dei primi giorni dell'anno hanno colpito pesantemente il sud Sardegna, con perdite stimabili in 8 milioni di euro.

La patria del carciofo, Samassi, Serramanna, Villasor, Nuraminis, dove si produce circa il 50 per cento del carciofo sardo, è stata mandata ko dal gelo, con il danneggiamento di circa il 60 per cento del raccolto.

Secondo quanto afferma il presidente della cooperativa Arpos di Sanluri Priamo Picci le notti dal 30 dicembre al 2 gennaio hanno danneggiato le carciofaie, quella dell'Epifania è stata il colpo di grazia che ha compromesso la stagione.

Un danno sul danno, visto che i produttori sardi arrivavano da una stagione, quella dello scorso anno, pessima per motivi, opposti: allora furono le temperature alte a favorire e anticipare la maturazione dei carciofi congestionando il mercato: in un mese ci si è ritrovati il prodotto che sarebbe dovuto essere diluito in tre mesi, con il conseguente crollo del prezzo da 70 a 30 centesimi.
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