Un detenuto in permesso premio ha provato a rientrare nel carcere di Uta con dieci involucri che contenevano eroina, cocaina, marijuana e ben 95 grammi di hashish, oltre a un telefono cellulare.

La scoperta – segnalata dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe – è stata effettuata dalla Polizia penitenziaria, che ha provveduto ad arrestare l’uomo, proprio alla vigilia della visita del ministro della Giustizia Marta Cartabia.

Nelle stesse ore, gli agenti hanno recuperato nel perimetro del carcere due involucri che contenevano 150 grammi di marijuana e diversi grammi di cocaina

"Nonostante la grave carenza di organico presso la Casa Circondariale di Uta il personale di Polizia Penitenziaria continua con grande professionalità investigativa a sventare l'introduzione di droga e telefoni", ha evidenziato il segretario regionale del Sappe, Luca Fais.

Per il segretario generale del Sappe Donato Capece, "vanno adottate soluzioni drastiche, come la schermatura delle Sezioni detentive e degli spazi nei quali sono presenti detenuti all'uso dei telefoni cellulari e degli smartphone".

"È urgente e non più differibile trovare soluzioni al personale di Polizia Penitenziaria che opera, sotto organico e con mille difficoltà, nel carcere di Uta e negli altri istituti di pena sardi", conclude il sindacato.

(Unioneonline/l.f.)

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