L’inserimento dei funzionari all’ufficio del processo negli ingranaggi del Tribunale e i suoi vantaggi, ma anche le difficoltà: è stato il tema al centro della prima tappa a Cagliari del ministro della Giustizia, Marta Cartabia, arrivata prima delle 10 a Palazzo di Giustizia per un primo incontro a porte chiuse con il procuratore generale Luigi Patronaggio e con la presidente della Corte d’Appello, Gemma Cucca.

Poi il dibattito pubblico nell’aula magna del Tribunale. Cartabia ha ascoltato tutti gli interventi per poi fare un plauso alla realtà di Cagliari: “Siete una realtà virtuosa e mi congratulo con voi”.

Il confronto cagliaritano è stato il primo sulla novità dell’ufficio del processo: “Raccolgo entusiasmo, passione e dinamismo. Questo è confortante”.

Ai giovani funzionari ha spiegato che il loro futuro “potrà essere questo” anche se le risorse finanziarie sono arrivate per il momento eccezionale, grazie al Pnrr.

Il ministro ha anche chiarito che i funzionari possono aver accesso alla camera di Consiglio. Il dibattito era iniziato con gli altri interventi.

“Un momento importante di confronto su una riforma innovativa che ha certamente dei vantaggi ma anche delle criticità”, ha evidenziato la Cucca.

“I funzionari addetti all’ufficio del processo dopo un’iniziale difficoltà nella gestione logistica hanno già lavorato a dei fascicoli e stanno dando il loro apporto. Restano degli elementi da chiarire come, solo per citarne uno, la loro presenza in camera di Consiglio”.

In questi primi mesi ci sono state già delle dimissioni da parte dei giovani addetti e le loro funzioni hanno ancora diverse criticità e punti poco chiari come emerso negli altri interventi, come quelli del presidente del Tribunale, Giuseppe Pintori, e anche di alcuni funzionari.

“Ragazzi ben formati che hanno già dato il loro contributo nella gestione del numero innumerevole delle pratiche ancora da smaltire. Esperienza positiva pur con qualche aspetto ancora da chiarire”, ha sottolineato Pintori.

Sono emerse poi delle problematiche sulla formazione e sul futuro dei giovani funzionari una volta finiti i loro contratti della durata di due anni e sette mesi.

Cartabia ha proseguito la visita con la tappa nel carcere di Uta.

© Riproduzione riservata