Ha confessato prima davanti al pm Alessandro Pili, in un interrogatorio che si è prolungato fino a ieri notte, di aver ucciso, nella casa di via Europa a Quartu, la sorella Susanna Mallus, 55 anni.

E questa mattina, davanti al gip del tribunale di Cagliari Lucia Perra, Massimiliano Mallus ha confermato il contenuto dell'interrogatorio, durante l'udienza di convalida dell'arresto.

Nel dettaglio, l'indagato, difeso dagli avvocati Maurizio Piras e Andrea Viola, ha chiarito di aver "perso la testa" al termine di un violento litigio con la sorella, legato all'amministrazione dei soldi che la donna uccisa gestiva per conto della madre pensionata.

In particolare, a far precipitare la situazione sarebbe stato un assegno di circa 20mila euro, legato alla vendita di un immobile: i contrasti sull'importo di tale vendita avrebbero innescato appunto l'ultimo fatale litigio sfociato nelle 20 coltellate che hanno ucciso la donna davanti agli occhi disperati dell'anziana madre.

Il gip Perra ha convalidato l'arresto e si è riservato di decidere sulla custodia cautelare in carcere.

Quanto all'arma del delitto, la Polizia continua a cercarla: Massimiliano Mallus l'avrebbe gettata dopo l'omicidio, prima di essere fermato mentre vagava in stato confusionale per le strade di Quartu.
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