Si svolgerà oggi nella parrocchia di Decimoputzu, alle 16, il funerale di Angelo Godani, lo storico fantino sardo morto all’età di 64 anni. Una figura straordinaria, un mito in Sardegna. Oltre 45 anni trascorsi in sella, con tantissime vittorie nell’Isola, nel resto d’Italia e anche all'estero.

Ogni mattina era in piedi dalle 4 per andare in scuderia e allenare i suoi cavalli. «Ha la forza di un ragazzino», aveva recentemente ricordato Andrea Racis, che lo conosceva bene. Un caporale di scuderia. «Un carisma incredibile. Cura l’alimentazione benissimo per tenersi in forma. Per un fantino il peso è fondamentale».

Il figlio Andrea ha sempre parlato di lui come «un uomo con una forza di volontà invidiabile. Un uomo, un atleta intramontabile».

Il sinnaese Roberto Loi, amico e appassionato di ippica, oggi lo ricorda così: «Angioletto aveva delle doti innate. Sin da piccolo, a cinque, sei anni, andava a cavallo. Già da allora si intuiva il suo talento, confermato poi negli anni. Ricordo Godani in tangti palii vinti: uno in particolare, quello dell’Assunta di Guasila con un cavallo – Guscio - di una scuderia di Sinnai. Una persona, un atleta, un fantino straordinario. Ha anche il record di Gran Premi e Derby vinti in Sardegna. L’esordio a Chilivani a 17 anni. Poi non si è più fermato. Tra i suoi successi il premio Poncia a Milano. Ha partecipato a gare di enorme prestigio anche con i grandi fantini del calibro di Gianfranco e Frankie Dettori».


 

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