"Non avrete il nostro sangue, lo abbiamo già donato" recitano i cartelli indossati dai 6 dipendenti Aias che dopo aver terminato, sabato, il loro sciopero della fame, si sono recati ieri mattina all'ospedale Sirai di Carbonia per donare il sangue.

Gesto dalla doppia valenza per i lavoratori: "Facciamo capire all'azienda che la nostra protesta continua - spiega Mauro Puddu - e allo stesso tempo ci facciamo visitare gratuitamente per poter tornare in servizio, visto che anche questa spesa sarebbe onerosa nella nostra situazione".

Intanto venerdì sul tema Aias si riunisce a Carbonia la 4° Commissione Consiliare chiamando a raccolta dipendenti Aias e dirigenti sindacali provinciali e regionali di Cgil, Cisl, Uil, Fp. Sulla vicenda è intervenuto Mauro Pili con un lungo editoriale su internet. Da Domusnovas parte invece una richiesta di chiarimenti ad Aias per un volantino che continua a circolare e nel quale il Comune, insieme ad altri, figurerebbe come debitore di Aias per circa 100mila euro.

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