Un pestaggio ai danni di un cliente da parte dei dipendenti di un locale vale quindici giorni di chiusura, non di più. Salvo che l’imposizione dello stop non sia adeguatamente motivata. 

Il Tar aveva anticipato le sue intenzioni  con un’ordinanza (QUI LA NOTIZIA), ora arriva la decisione nel merito sul ricorso presentato dalla proprietà della Marinella, sul litorale di Quartu.

Nel testo del dispositivo è descritto nei dettagli cosa successe la notte del 4 dicembre 2022 nel piazzale all’esterno dell’attività. 

Si legge che “all’1 circa, nello spazio antistante il pubblico esercizio, si è verificata una aggressione che ha richiesto l’intervento della Squadra Volante, durante la quale un giovane si trovava riverso a terra e presentava evidenti ecchimosi sul viso con conseguente fuoriuscita di sostanza ematica”. Insomma: aveva la faccia insanguinata. 

Perché poco prima “il giovane si trovava all’interno del pubblico esercizio ed era stato accompagnato all’esterno anche dallo stesso titolare”. Qui “è stato aggredito da personale del locale, riportando lesioni personali con prognosi di 30 giorni per “trauma chiuso polmonare e frattura della piramide nasale”. 

A chiamare la polizia era stato un privato cittadino. I giudici amministrativi sottolineano “che lo stesso locale era stato teatro nei mesi precedenti di una vicenda che ha determinato particolare allarme: un giovane al quale era stato negato l’accesso al locale conduceva un’autovettura ad alta velocità rischiando di travolgere diversi passanti fino all’investimento di una persona che ha riportato diverse fratture”. Un episodio risalente ad agosto, che era stato ripreso in un video. 

Per il collegio di piazza del Carmine, quindi, la dinamica dei fatti è incontestabile. Ma viene giudicata eccessiva la chiusura per 20 giorni che era stata disposta prima di Natale dal questore di Cagliari. Perché per sospendere una licenza per più di 15 giorni è necessario che esistano  “particolari esigenze di ordine e sicurezza pubblica specificatamente motivate”. E il provvedimento emesso contro la Marinella non era stato adeguatamente motivato. 

Enrico Fresu 

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