Caos e disagi sulla statale 195, chiusa all'altezza di Macchiareddu in direzione Cagliari. A seguire, il commento del direttore de L'Unione Sarda, Emanuele Dessì, sul quotidiano oggi in edicola:

Verso Pula si viaggia sereni. Un metro a sinistra no. C’è da rifare il guard rail lato mare, forse 100 metri. Colpa delle onde più impetuose del solito. Si chiama 195 la nuova vergogna con la SS davanti. L’Anas, signora e padrona delle nostre strade, manda tutti a quel paese (Cagliari) su un’alternativa - 14 chilometri al posto di 4 - da paura, nel cuore di Macchiareddu. Un cartello avverte: strada dissestata. Una presa in giro? Per niente. Il peggio deve ancora venire: il viottolo che taglia in due le saline Conti Vecchi (senza protezioni laterali), incubo per gli autrasporatori in servizio tra le fabbriche. Ora ci dobbiamo passare tutti, là sopra, anche al buio. Compresi i bus con i nostri figli a bordo.

Escluso il senso unico alternato gestito da un semaforo provvisorio, i padroni delle nostre strade si sono presi un po’ di tempo: cantiere chiuso entro sabato. Ieri pomeriggio la task force, sul posto, contava due camion e due ruspe, una sola all’opera. Quattro-operai-quattro. Nel silenzio dei sindaci, delle forze dell’ordine, del 118, dall’Arst e della Saras, che “richiama” tutti i giorni decine e decine di mezzi carichi di carburante, oltre a migliaia di lavoratori. Proprio la raffineria, sulla 195, ha la sua via di fuga in caso di emergenza: lo prevede un piano coordinato dalla prefettura. Non pervenuta sull’emergenza-195. Almeno per ora. Ma oggi è un altro giorno, chissà.
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