Oltre 1.100 trappole rimosse in due settimane.

Questo il bilancio del campo anti-bracconaggio organizzato dalla Lipu nel Sulcis e nel Sarrabus.

Per 14 giorni quindici volontari della Lega italiana protezione uccelli hanno battuto i boschi e le campagne del Sud Sardegna, per eliminare le minacce e liberare i volatili - tordi, pettirossi, e merli in migrazione - rimasti impigliati nelle reti disseminate da cacciatori di frodo, allo scopo di alimentare il commercio illegale, rifornendo, in barba alle regole, macellerie e ristoranti.

Molti sono stati ritrovati feriti, molti altri, invece, già senza vita.

Quindi sono scattate le segnalazioni alle autorità competenti.

"Proseguiamo il nostro percorso di educazione e prevenzione del bracconaggio, che ancora resiste in quest'area d'Italia- afferma Gigliola Magliocco, responsabile del campo della Lipu in Sardegna - Il lavoro è molto complesso ma i risultati di questi anni sono tangibili e non possono che far sperare in un importante cambiamento: l'obiettivo è ridurre in modo drastico il bracconaggio, che danneggia la natura e degrada il tessuto sociale del territorio".

(Unioneonline/l.f.)
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