Per anni ha compiuto violenze e persecuzioni ai danni di una donna ma ieri l'incubo della vittima è finito con l'arresto del suo aguzzino, un uomo originario della provincia di Cagliari che è stato sorpreso in flagranza di reato.

Le manette sono scattate intorno alle 18 quando sono entrati in azione gli agenti del commissariato di Quartu. Da quanto emerso, da tempo lo stalker esercitava una sorta di pieno controllo sulla vita della donna con continui pedinamenti: nella zona di casa, nei posti di lavoro e in luoghi comunemente frequentati, e poi telefonate, migliaia di messaggi con anche minacce di morte a lei, ai familiari e agli amici.

La condotta dell'uomo nasceva dal sentimento che provava verso la sua vittima, non ricambiato, tanto che era arrivato a tatuarsi il nome di lei su un braccio pubblicandone poi la foto su Facebook.

C'erano anche le violenze e gli inseguimenti in macchina, e altre volte la donna era stata bloccata vicino alla sua abitazione, o si era vista sbarrata la strada dall'auto messa di traverso. Nonostante il lungo periodo, non aveva fatto parola di quanto accadeva con i familiari poiché lo stalker rivolgeva minacce anche a loro, cominciando a pedinarli.

Ieri, al culmine della sopportazione, quando ormai si sentiva perduta, ha deciso di chiedere aiuto alla polizia, presentandosi al commissariato di Quartu Sant'Elena, dove ha raccontato tutto.

Proprio in quei momenti gli agenti hanno notato la presenza di una macchina, guidata dall'uomo, vicino a quella della donna. Era l'ennesima persecuzione. Accompagnata a casa e poi al lavoro, i poliziotti l'hanno tenuta d'occhio e quando lei è entrata in un bar è arrivato anche lui, che l'ha aggredita con un oggetto metallico. Immediato l'intervento delle forze dell'ordine che lo hanno bloccato e arrestato e portato al carcere di Uta.

(Unioneonline/s.s.)
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