La Sardegna in balìa di forti piogge e temporali, con l’allerta meteo arancione che già da ieri ha messo in guardia l’Isola. Da qui la scelta del sindaco metropolitano Massimo Zedda di chiudere tutte le scuole, l’università, i parchi e i cimiteri. «Per il momento non abbiamo segnalazioni di criticità importanti, se non qualche infiltrazione a causa della pioggia delle ultime ore», hanno fatto sapere i Vigili del fuoco della centrale del comando provinciale di Cagliari. Situazione sotto controllo dunque, per ora. Anche se tra i tanti che sono rimasti a casa c’è chi lamenta un eccesso di prudenza da parte delle autorità cittadine.

A seguito della decisione di Zedda tanti sindaci della città metropolitana hanno aderito firmando le ordinanze, tranne quelli di Villa San Pietro, Quartu Sant’Elena e Selargius. Qui gli studenti sono comunque andati a lezione, anche se in tanti hanno deciso di stare a casa per scongiurare il peggio ed evitare problemi e disagi.

La comunicazione della chiusura delle scuole è arrivata ieri pomeriggio, durante l'apertura dei lavori del Consiglio comunale di Cagliari. In serata si è riunito il Coc, il Centro Operativo Comunale di Protezione Civile, dove ci sono, tra gli altri, la Protezione civile e la Croce Rossa, che ha deciso le altre misure. L’ateneo di Cagliari ha dunque sospeso tutte le attività, incluse le discussioni delle lauree. 

L’allerta resta alta a Pirri, dove è stata disposta la chiusura della Piscina di Terramaini. In caso di allagamenti il piano prevede anche chiusure al traffico e l’impossibilità di entrare nel territorio della municipalità.

(Unioneonline/v.f.)

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