Oggi sarebbe stato trasferito al Brotzu per affrontare l'operazione che gli avrebbe potuto salvare la vita. Invece Graziano Marongiu, 65nne allevatore di Decimoputzu, non ce l'ha fatta: è morto ieri mattina nel suo letto d'ospedale, al San Giovanni di Dio, a causa di grave una malattia cardiovascolare, scoperta dopo che aveva raccontato di essere stato punto da una zecca. L'episodio ha fatto scattare l'allarme tra i putzesi, spaventati perché da tempo denunciano un'invasione di insetti anche nel centro urbano. In realtà, gli esami medici hanno stabilito che Graziano Marongiu non era mai stato punto da un insetto.

PIEDE GONFIO - Fino all'11 giugno, giorno del ricovero, lui e la famiglia erano convinti che dietro lo stato di salute dell'uomo ci fosse un'infezione. "Un lunedì di maggio papà è rientrato a casa dal lavoro, e quando si è tolto gli stivali il suo piede era gonfio: ha raccontato di essere stato punto da una zecca che lui stesso aveva ucciso".

Il giorno dopo, gli accertamenti: "Sono state necessarie due Tac per capire se la causa fosse la puntura di zecca", continua la figlia. "L'11 si è sentito nuovamente male e dopo una visita alla guardia medica di Decimomannu è stato ricoverato d'urgenza, con il collo gonfio e un braccio paralizzato. Anche noi ora ci siamo convinti che non sia stato attaccato dalla zecca".

I MEDICI - Dall'ospedale confermano: "Il paziente soffriva di problemi cardiaci che in passato non aveva mai lamentato. Dagli esami non sono state riscontrate punture di zecche, nonostante lui avesse detto di essere stato attaccato".

IL SINDACO - Intanto sui social i putzesi continuano a denunciare l'invasione e vogliono vederci chiaro. Interviene il sindaco, Alessandro Scano: "Ogni volta che si hanno notizie di presenza di zecche, il Comune chiede l'immediato intervento della Assl. Ribadisco che le segnalazioni dei cittadini sono utili e gradite".
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