Giovanna Serri, morta oggi all’età di 95 anni, era una delle colonne dell’ampia comunità lussiana, il mondo di valori che trae alimento dagli ideali incarnati da Emilio Lussu. Giovani e meno giovani che considerano il Cavaliere dei Rossomori una figura viva, che - come  ha mirabilmente scritto la compagna Joyce – “è dentro tante cose, parole, immagini, idee, sentimenti, aspirazioni, stimoli, movimenti presenti”. Giovanna Serri, armungese, custodiva tanti ricordi legati alle case di Roma e Armungia in cui Emilio e Joyce hanno vissuto. Presenza discreta, in quelle case, con saggezza e senso pratico, risolveva tanti problemi. Conosceva le tecniche della tessitura, usava gli antichi telai; era una delle migliori in questo campo. Quello che ha imparato nell’ambito dell’artigianato artistico, un saper fare molto prezioso, lo ha trasmesso alla nipote Barbara e a Tommaso, a sua volta nipote di Emilio, che hanno dato vita all’associazione “casa Lussu”.

“Giovanna – ha appena scritto Tommaso su Facebook – è una parte significativa della storia armungese, anima di casa Lussu, pilastro fondante per tutto quello che stiamo facendo”. Quello che fanno, lui e Barbara insieme a molti compagni di viaggio, è la valorizzazione della cultura e delle tradizioni locali, di Armungia e dei piccoli centri del Gerrei, in una logica di rete, di collaborazione continua tra produttori, pastori e contadini.  “Non è un recupero di cose o mondi perduti, o il sacrificio di qualche eroe che difende il paese. È un fenomeno nuovo. Ed è una nuova strategia", ha sottolineato l’antropologo Pietro Clemente. 

Giovanna Serri, con esemplare generosità, ha ispirato questa strategia. La nipote Barbara la saluta così: “E tandu nonna, arribau esti. Eja, fiat custu s'ann'e mi mrosci, arribat po tottus. E però, gei di sciu nonna, ma mi chi est leggiu… Tandu ciau eh... e fai a bona”. Il passato e il presente legati insieme da fili invisibili. Barbara Cardia e Tommaso Lussu si sono incontrati, vivono insieme, uniti da affinità elettive e da un forte legame sentimentale. La loro vita si svolge ad Armungia, nella casa di Joyce ed Emilio dove utilizzano, per creare tappeti e tessuti originali, il telaio di nonna Giovanna.

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