Ricorre oggi il 19esimo anniversario del disastro aereo avvenuto tra i monti dei Sette Fratelli.

Era il 24 febbraio 2004, quando un velivolo Cessna si schiantò nel corso di un volo “salvavita” per trasportare un cuore nuovo a un paziente del Brotzu in attesa di trapianto. 

Le vittime furono sei: due cardiochirurghi (Alessandro Ricchi e Antonio Carta), un tecnico (Gianmarco Pinna), due piloti austriaci (Helmut Zurner e Thomas Giacomuzzi) e un allievo (il messinese Daniele Giacobbe).

Il Cessna, partito da Milano, era diretto, dopo uno scalo a Roma, a Cagliari, ma durante il sorvolo su Sinnai, alle prime ore del mattino, qualcosa andò storto e il piccolo aereo precipitò sulla cima del Baccu Malu.

Inutili i soccorsi, giunti sul posto dopo l’allarme. Oltre ai corpi delle vittime venne rinvenuto anche il contenitore con il cuore destinato a un degente in attesa all’ospedale San Michele del capoluogo. Purtroppo, dopo l’impatto, era inutilizzabile.

(Unioneonline/l.f.)

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