A Sa dom’e Farra rivive la tradizione aspettando il Natale
Un intero pomeriggio dedicato al passato con gli antichi abiti, i defilè dei vestiti borghesi dell’Ottocento e la presenza di numerosi artigiani che hanno rievocato gli antichi mestieriI fuochi del Natale accolgono i visitatori a Sa dom’e Farra, la casa campidanese in via Porcu a Quartu che fu museo etnografico della città. In un sabato speciale la domus si è trasformata in uno scrigno di tradizioni e di storia.
Un intero pomeriggio dedicato al passato con gli antichi abiti quartesi, i defilè dei vestiti borghesi dell’Ottocento e la presenza di numerosi artigiani che hanno fatto rivivere gli antichi mestieri. Non sono mancati i laboratori dedicati non solo alla preparazione del pane e della pasta ma anche del ricamo e dei cestini.
Spazio poi alla mostra “Funimentus” con gli ornamenti da lavoro e da festa per i cavalli, presentati dal maestro Fabiano Patteri, a cura di Boxis campidanesas. Un piccolo gioiello poi la mostra degli antichi giochi, dalla trottola al cavallino di legno, quei giocattoli che usavano i bambini di un tempo quando ancora ci si divertiva con poche cose e la tecnologia e i telefonini non esistevano. In quello che era il riparo dei carri, è stata ricreata anche una piccola Natività con figuranti immersi in un’atmosfera quasi da fiaba.
Ancora una volta le iniziative sono state portate avanti dalle associazioni in rete Città di Quarto, Su Idanu e Su Scrignu de Campidanu assieme a Femminas, Nodas e Boxis Campidanesa e andranno avanti ancora nelle prossime settimane.