Pronta la stretta contro la diffusione del Covid: mascherina anche all’aperto, tamponi e Green pass
Oggi le decisioni a livello nazionale, mentre in Sardegna i sindaci anticipano i provvedimenti restrittivi
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Sono attese dagli italiani le decisioni che verranno prese oggi sui provvedimenti relativi al contrasto alla diffusione del coronavirus, mentre aumentano i contagi della variante Omicron. Le proposte sul tavolo riguardano la durata del Green pass ridotta a 6 mesi, la dose booster a quattro mesi dalla seconda, l’introduzione della vaccinazione obbligatoria per altre categorie di lavoratori, tampone necessario anche per i vaccinati al fine della partecipazione a grandi eventi, l’obbligo della mascherina anche all’aperto e il ritorno allo smart working.
In Sardegna, ha annunciato ieri il presidente Christian Solinas, non sono in programma ordinanze regionali più restrittive, mentre altri governatori e sindaci hanno fatto altre scelte.
A Palau, ad esempio, è necessario il Green pass per partecipare a pranzi e cene in famiglia in occasione delle festività: “Non intendiamo certo instaurare uno stato di polizia in paese, sappiamo bene che è impossibile controllare l'interno delle case per verificare il rispetto delle norme – ha spiegato il primo cittadino, Francesco Giuseppe Manna - Ma la nostra comunità, che anche durante le fasi più acute delle pandemia è stata Covid free o quasi, adesso sta vedendo crescere i contagi. È necessario rallentare la corsa del virus e solo il senso di responsabilità di ciascuno può portare risultati”.
A Sassari, il sindaco Nanni Campus vieta cibi e bevande nelle sale cinematografiche e nei teatri, e impone l'obbligo di Green pass anche per i clienti che consumano al bancone dei bar. Quanto alla mascherina, è obbligatorio indossarla pure all'aperto nell'area pedonale di via Torre Tonda e in tutta la città quando c'è assembramento.
(Unioneonline)
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