Primarie Pd in Sardegna:Silvio Lai verso la vittoria
Il dato è ancora provvisorio. Nel primo pomeriggio dovrebbe arrivare l'ufficialitàIl famoso voto in più è di Silvio Lai, anzi a dire il vero sono parecchi i voti in più del candidato bersaniano. Ma è l'unica certezza quando continuano ad arrivare risultati da tutta la Sardegna sulla corsa alla segreteria regionale. La raccolta dei dati nella sede cagliaritana del Pd in via Emilia procede con lentezza, nessun conteggio complessivo, sia pure ufficioso. Sembra però ormai consolidata la prevalenza di Lai rispetto a Francesca Barracciu e Giampaolo Diana: resta da definire l'entità.
In particolare non si sa se verrà sfondata oppure no la soglia cruciale del 50 per cento delle preferenze: per regolamento, solo chi la supera può considerarsi già eletto ufficialmente segretario, senza passare attraverso l'incognita di un ballottaggio (a voto segreto) nell'assemblea regionale. I sostenitori di Lai si sentono in corsa per il risultato pieno, altri invece ipotizzano per lui un risultato tra il 45 e il 50 per cento. Diana difficilmente confermerà il 15 per cento ottenuto tra i tesserati, per cui in teoria la candidata della mozione Franceschini potrebbe toccare quota 40.
È anche vero che, nei giorni scorsi, i tre candidati - Diana con qualche sfumatura - si sono pronunciati a favore di quello che a livello nazionale è stato chiamato "lodo Scalfari": l'accordo, puramente politico, per considerare eletto chiunque prenda alle primarie un voto in più, a prescindere dalla percentuale. Ma finora da Francesca Barracciu non è arrivata nessuna dichiarazione simile a quella con cui, ieri, Dario Franceschini ha subito riconosciuto la vittoria di Bersani: tutto rimandato a oggi, quando si avranno i dati certi.
La geografia del voto in Sardegna vede un testa a testa nel collegio 1, che unisce Cagliari a Quartu (dove Lai va meglio del previsto) e pochi altri centri dell'hinterland. Invece il candidato sassarese stacca nettamente la principale concorrente nel secondo collegio, composto dal Sulcis insieme al resto della provincia di Cagliari: indiscutibili, in particolare, le affermazioni a Elmas, Sarroch, o in diverse sezioni di Carbonia. Quasi un plebiscito a Villa San Pietro, con Francesca Barracciu che strappa solo lo 0,5 per cento su un totale di 340 voti: ma lì non vale, si giocava in casa di Paolo Fadda. Selargius invece va a Barracciu.
Decisamente in vantaggio l'ex consigliere regionale anche nel Medio Campidano e nel Nuorese (dove, tra le liste di Lai, il presidente della Provincia Roberto Deriu sarebbe in vantaggio nel derby col sindaco di Nuoro Mario Zidda). In Ogliastra addirittura si profila per Lai un dato attorno al 70 per cento, con Barracciu sotto il 20 e Diana al 10. L'ex segretaria regionale recupera vincendo in Gallura, ma i primi parziali assegnerebbero qualche voto in più a Silvio Lai nelle due città capoluogo, Olbia e Tempio. A Sassari città va bene il candidato di casa, ma Barracciu lo supera ad Alghero: complessivamente, nel territorio della Provincia resta avvantaggiato l'ex consigliere regionale.
Incerta anche l'affluenza finale nell'Isola: i votanti sarebbero 80-90mila. Bersani si conferma nettamente primo, con percentuali superiori alla media nazionale; da segnalare l'exploit della mozione Marino a Cagliari, col 22 per cento. Sempre nel collegio del capoluogo, la lista più votata è l'unica a sostegno di Franceschini, capeggiata da Renato Soru. Delle tre liste bersaniane, la prima è quella di Marco Meloni per l'area Diana.
GIUSEPPE MELONI