Ogni santo giorno si collega al Cup Web e tenta di prendere un appuntamento per fare una Risonanza magnetica al seno. Senza risultato. La risposta del sito di prenotazione è sempre la stessa, ormai da più di un mese: “Non è stato possibile calcolare nessun appuntamento disponibile”. Ovvero: non c’è posto da nessuna parte, in nessuna struttura pubblica o privata convenzionata della Sardegna.

Succede a una 67enne di Sassari che nel 2016 ha subìto una mastectomia per un tumore alla mammella. Durante l’ultimo controllo annuale, pochi giorni prima di Natale, dall’ecografia è emerso quello che lei già sospettava: la protesi si sta lesionando.

«Tutto bene per il resto, grazie a Dio, ma la protesi probabilmente è da sostituire, una cosa normale dopo otto anni, e la radiologa mi ha detto di fare una risonanza magnetica, proprio per vedere se è il momento di cambiarla. Io sono fuori dal follow up, così gli esami me li devo organizzare da sola volta per volta. Ormai faccio tutto online, così anche stavolta mi sono collegata al Cup Web per prendere un appuntamento. Ma niente. Io sto a Sassari, sono disposta anche a spostarmi, anche ad andare a Cagliari e sostenere i costi che la trasferta comporta, ma non ho trovato nulla».

La paziente è una delle fondatrici di Donne libere in lotta per il Diritto alla salute, un’associazione che raccoglie segnalazioni e denunce sui problemi che vivono ogni giorni i cittadini sardi, ieri sulla pagina Facebook del movimento ha postato lo screenshot che certifica il fatto di aver trovato tutte le porte chiuse, e ha scritto un appello: «Assessore Bartolazzi, cosa ci può dire? Qui non si tratta di liste d’attesa, qui si tratta di assenza totale di un servizio sanitario. Da un mese, se una donna che ha subito una mastectomia prova a prenotare una Risonanza magnetica bilaterale della mammella, per la sostituzione di una protesi deteriorata, in tutta la Sardegna non trova un appuntamento, in nessun presidio ospedaliero, né pubblico né privato convenzionato».

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