Difendere i traguardi raggiunti dagli allevatori sardi che hanno portato all’eradicazione della Peste suina. Su questo, per Battista Cualbu, presidente di Coldiretti Sardegna, le istituzioni sarde «devono farsi sentire a livello nazionale».

«Bisogna far sì – aggiunge dopo il riscontro del virus della Psa, genotipo due non endemico ma importato, in tre casi che hanno colpito i capi suini a Dorgali - che per le altre regioni venga adottato lo stesso trattamento utilizzato a suo tempo per la Sardegna. Ecco perché si devono rafforzare i controlli sulle importazioni in Sardegna di animali vivi e delle carni macellate».

«I casi riscontrati nell'Isola - secondo Coldiretti Sardegna - non devono mettere comunque in dubbio il lavoro fatto dagli allevatori nel portare la legalità negli allevamenti e non devono danneggiare le aziende suinicole sarde nell'export. Per Coldiretti i controlli vengono effettuati regolarmente e la carne sarda continua a essere garantita».

«Nonostante tutto - prosegue il presidente Cualbu - è necessario tenere alta l'attenzione perché così come è stato giusto che alla Sardegna venissero imposte restrizioni per non far fuoriuscire la malattia dai propri confini, allo stesso modo la Sardegna deve essere tutelata oggi, sia per la sua economia che per il lavoro e i sacrifici fatti in tanti anni dai propri allevatori».

(Unioneonline/s.s.)

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