Pedopornografia, la truffa del "clicca qui": vittime in Sardegna
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Un 23enne è finito in manette, a Padova, con l'accusa di aver adescato ragazzine sul web, per poi carpire loro foto e video osé, al fine di umiliarle e minacciarle.
Le indagini sono partite dopo le denunce di numerose minorenni, residenti in svariate regioni italiane, tra cui la Sardegna.
Secondo quanto riferito dalle forze dell'ordine, il giovane, ora recluso a Venezia, contattava le giovani sui social o attraverso Messenger, invitandole a cliccare su un link dove - diceva - avrebbero potuto trovare informazioni per partecipare a concorsi di bellezza.
In realtà, la pagina cui le malcapitate accedevano era una falsa home di Facebook: le giovani compilavano i campi di accesso e di fatto "regalavano" al 23enne nickname e password.
In questo modo l'arrestato poteva entrare nei loro profili e ruabre foto e video, che poi divulgava sul web, anche ad amici e parenti, al solo scopo di denigrarle e umiliarle.
A nulla servivano le suppliche delle vittime, alcune delle quali hanno subito - raccontano gli inquirenti - seri contraccolpi psicologici, paventando addirittura il suicidio per liberarsi dalla persecuzione.
Grazie all'inchiesta della Polizia postale ora il loro incubo è finito.