Pasqua, tornare in Sardegna è un’impresa: la Regione chiede voli aggiuntivi
Da Milano a Olbia tutto esaurito il 17, 18 e 19 aprile, per Cagliari il 17 e 18. Va meglio se si parte da Roma. Barbara Manca: «Compagnie tenute ad incrementare l’offerta»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La Regione chiede più voli in continuità in vista delle imminenti festività pasquali. Con Aeroitalia tornare in Sardegna da Milano è già un’impresa: da Linate a Olbia niente posti il 17, 18 e 19 aprile, non resta che prendere un volo il 16 o il 20, giorno di Pasqua. Da Linate a Cagliari invece tutto esaurito il 17 e il 18, il 19 c’è ancora qualche posto. Migliore la situazione nei collegamenti da Fiumicino. Insomma, il solito calvario per studenti e lavoratori fuorisede.
Il 3 aprile, fa sapere l’assessorato regionale dei Trasporti, «abbiamo comunicato alle compagnie aeree situazioni di criticità e un’offerta giornaliera prossima alla saturazione in più date, inviando una prima richiesta per l’incremento dell’offerta, cui seguirà in queste ore una precisa richiesta formale».
«Stiamo lavorando per tutelare il diritto alla mobilità dei sardi», spiega l'assessora Barbara Manca, «ci siamo mossi tempestivamente segnalando con precisione le criticità riscontrate sulle rotte in continuità e chiedendo l’attivazione di voli aggiuntivi. Ora attendiamo riscontro dalle compagnie, certi della loro collaborazione per garantire un servizio efficiente e accessibile a tutti».
I vettori, sottolinea l’assessorato, sono tenuti, come prescritto dal decreto ministeriale, ad inserire voli aggiuntivi al raggiungimento del limite del 91% di riempimento giornaliero.
«Dati di prenotazione, monitoraggio e richieste di adeguamento dell’offerta, questi sono al momento gli strumenti a nostra disposizione che ci hanno consentito, per esempio, di superare le festività natalizie in modo decisamente migliore rispetto agli anni scorsi», sottolinea Manca, «ma stiamo già lavorando per migliorare ulteriormente la normativa: nel prossimo decreto intendiamo proporre una soglia di riempimento critica più bassa, pari all’80%, e con maggiore anticipo di comunicazione rispetto a quanto avviene attualmente».
Proporremo, conclude l’assessora, «anche di superare la valutazione per fascia giornaliera, introducendo un sistema che analizzi i dati per fasce orarie – mattina, pomeriggio e sera – così da cogliere con maggiore precisione le reali difficoltà degli utenti».
(Unioneonline/L)