Raid vandalico nella chiesa intitolata a Sant'antonio da Padova, a Uras. Qualcuno ha appiccato il fuoco nel cortile che collega il sagrato con la sacrestia. Una zona aperta a tutti, senza quindi nessun cancello che vieta l’ingresso.

Le fiamme hanno danneggiato anche alcune pareti esterne della chiesa. É avvenuto nelle notte tra venerdì e sabato scorso. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione locale che hanno immediatamente messo al corrente dell'episodio il sindaco Anna Maria Uras.

“É un gesto grave che condanno fortemente - ha commentato la prima cittadina -. Non so chi sia l'autore di questa triste vicenda e non riesco neanche ad immaginare il motivo di questo comportamento. Ci troviamo di fronte alla totale mancanza di rispetto per i luoghi importanti del paese. Ora siamo in attesa degli sviluppi delle indagini. Le forze dell'ordine stanno visionando le immagini registrate dalle telecamere presenti all’esterno dell’immobile per risalire al nome e cognome dei colpevoli”.

Ma non è tutto: il luogo ormai da tempo è diventato la meta preferita per chi deve fare i propri bisogni. Il sagrato, infatti, viene utilizzato come bagno a cielo aperto. Senza dimenticare i tanti rifiuti che giornalmente vengono abbandonati come cartacce e tanto altro ancora.

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