Lo ha rivelato il sindaco di Uras Gerardo Casciu: "Dallo scorso giugno i nostri uffici stanno lavorando a rilento per continue verifiche dalla Guardia di finanza".

Un'inchiesta dei finanzieri da otto mesi coinvolge l'amministrazione del terralbese.

Inchiesta partita dopo diversi appalti pubblicati a inizio 2016 e poi lavori affidati per circa due milioni di euro grazie ad un allentamento dei lacci del patto di stabilità.

Il primo cittadino ha aggiunto: "Massima disponibilità per le verifiche della Guardia di Finanza, che sta facendo il proprio lavoro. Ma è assurdo che quando gli amministratori si impegnano per migliorare il proprio paese qualcuno si diverta a mettere il bastone fra le ruote, oltretutto con esposti anonimi".

Nell'occhio del ciclone 16 progetti sbloccati a novembre 2015 coi fondi dell'avanzo di amministrazione. "Abbiamo fatto tutto nella massima trasparenza e secondo le regole", ha assicurato Casciu, "ma dopo l'assegnazione degli appalti forse qualcuno si è sentito danneggiato ed ha presentato uno o più esposti anonimi.

Questo è quello che sappiamo". Il primo cittadino ha concluso: "La Finanzia ci ha chiesto ulteriori mesi di verifica, dovrebbero concludere entro maggio.

Abbiamo massima fiducia nella giustizia. Ma rimane l'amaro in bocca per un esposto anonimo che ha provocato tutti questi problemi ai nostri uffici. Abbiamo sbloccato progetti fermi dal 2013. In 40 giorni pubblicato le manifestazioni d'interesse e impegnati i fondi anche per dare ossigeno al comparto edile locale".
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