In tanti oggi, pur di farsi visitare dal medico che è arrivato alle 13,30, hanno dovuto raggiungere l'ambulatorio di via Marconi alle 8 del mattino.

Con tutti i disagi del caso viste le alte temperature. A Uras l'emergenza sanitaria continua senza sosta da quando il primo agosto scorso è andato in pensione il dottor Rizzetto che non è mai stato sostituito. Nel paese del terralbese è operativo infatti solo l'ambulatorio Ascot. Per questa settimana sono stati attivati tre turni, pochi per tutti i cittadini ma anche perché nei giorni di Ferragosto non era presente nemmeno la Guardia medica.

Il Comune di Uras, in collaborazione con la protezione civile, ieri ha installato un gazebo fuori dall'ambulatorio della Asl, piccolissimo per accogliere all'interno tutti i cittadini che aspettano il proprio turno. Ha messo a disposizione anche diverse sedie, acqua da bere e un apparecchio per avere i numeri in base all'arrivo dei cittadini.

«Si tratta di una situazione di tampone - spiega il sindaco Samuele Fenu - Noi siamo dalla parte dei cittadini, stiamo facendo il possibile per aiutare la comunità. Capisco che tanti medici sono in ferie visto il periodo, ma siamo coscienti che si tratta di una situazione di grave disagio».

Il Comune intanto è al lavoro per cambiare la destinazione d'uso di un locale comunale che si trova in via Roma: «Subito dopo chiederò alla Asl di Oristano se l'ambulatorio Ascot potrà essere trasferito - ha detto Fenu - Stiano cercando una soluzione più comoda per i cittadini». Intanto però non si sa ancora quali saranno i turni delll'Ascot per la prossima settimana.

La Asl ancora non ha comunicato quanti medici ci saranno a disposizione, quando e gli orari. Diversi cittadini invece stanno pensando di scendere in piazza e alzare la voce. Come del resto è accaduto alcuni anni fa. Era il sette febbraio del 2022 quando Il paese si era ribellato con tanto di striscioni e megafoni per lo stesso motivo. 

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