Tribunale di Oristano, inchiesta Ippocrate: chiesti 15 rinvii a giudizio
Ma la difesa contestaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Udienza preliminare al Tribunale di Oristano dell'inchiesta Ippocrate. Da una parte la Procura ha insistito sulle presunte assunzioni pilotate alla Assl in cambio di un tornaconto elettorale e ha chiesto il rinvio a giudizio per i 15 indagati nell'inchiesta Ippocrate. Dall'altra i difensori hanno sollevato eccezioni, portato a casa qualche importante risultato e alcuni hanno già chiesto il non luogo a procedere.
Si proseguirà il prossimo 22 aprile quando potrebbe arrivare anche la decisione del gup Roberto Carboni dopo un'indagine iniziata nel 2016. Inchiesta che ha coinvolto nomi eccellenti della politica e della sanità oristanese come il sindaco di Macomer ed ex primario di Ginecologia del San Martino, Antonio Succu, l'ex commissaria Assl Maria Giovanna Porcu e l'ex manager Mariano Meloni.
In Aula gli avvocati Luigi Satta e Aldo Luchi hanno sostenuto l'inutilizzabilità di una parte degli atti di indagine che riguardano Gianni Piras, ex responsabile delle professioni sanitarie, e il giudice ha accolto. Le altre eccezioni invece sono state rigettate.
I pm Armando Mammone e Marco De Crescenzo hanno ribadito l'impianto accusatorio secondo cui sarebbe stato creato un sistema di gestione clientelare delle assunzioni per favorire amici e simpatizzanti del Pds. Gli avvocati Mario Gusi e Pasquale Ramazzotti hanno chiesto il non luogo a procedere per Gianfranco Congiu, ex capogruppo del Pds in Consiglio regionale, sostenendo che non ci sono i requisiti per sostenere l'omissione d'atti d'ufficio. Subito dopo anche l'avvocato Luciano Rubattu (che sostituiva in Aula Francesco Marongiu) ha chiesto il non luogo a procedere per Nicola Contarini, responsabile dell'agenzia di lavoro interinale Tempor. A ruota i legali Maurizio Serra e Robert Sanna hanno chiesto di non andare oltre con il procedimento per Andrea Dore e Angelica Faedda (due degli indagati che, secondo l'accusa, avrebbero avuto vantaggi in cambio di sostegno elettorale). È stata poi la volta dell'avvocato Massimiliano Ravenna, che insieme a Liliana Pintus assiste la responsabile dell'agenzia interinale E-work Agnese Canalis: ha chiesto il non luogo a procedere illustrando una serie di norme sulla natura del contratto di lavoro interinale che di fatto farebbe cadere le accuse. Infine gli avvocati Claudia Piroddu e Gianfranco Siuni hanno chiesto la messa alla prova per Nicola Bassetti.