La Procura di Oristano ha concluso le indagini preliminari sul terremoto giudiziario che nei mesi scorsi ha fatto tremare la sanità oristanese coinvolgendo esponenti politici, medici e persino il manager dimissionario della Assl di Oristano Mariano Meloni.

I pubblici ministeri Armando Mammone e Marco De Crescenzo hanno notificato gli avvisi di chiusura dell'inchiesta Ippocrate ai quindici indagati: Antonio Succu, sindaco di Macomer ed ex primario di Ginecologia al San Martino; Augusto Cherchi, ex consigliere regionale del Pds; Maria Giovanna Porcu, ex commissaria Assl; Gianni Piras, ex responsabile delle professioni sanitarie; Salvatore Manai, ex capo degli infermieri del blocco operatorio; Angelo Piras, ex responsabile personale; Gianfranco Congiu, ex capogruppo del Partito dei sardi in Consiglio regionale; Agnese Gavina Canalis, responsabile dell'agenzia interinale E-work; Nicola Contarini, responsabile dell'agenzia di lavoro interinale Tempor. Infine Nicola Bassetti, originario di Sorgono, Angelica Faedda di Sedilo; Andrea Dore di Flussio, Giovanni e Daniela Sanna di Marrubiu: tutti avrebbero avuto un ruolo garantendo sostegno elettorale in cambio di un posto di lavoro sicuro.

Le accuse vanno a vario titolo dalla corruzione alla frode, dall'abuso d'ufficio, dall'istigazione alla corruzione alla rivelazione di notizie d'ufficio. Secondo la Procura era stato messo in piedi un sistema di gestione clientelare delle assunzioni per un tornaconto elettorale per il Partito dei sardi. Nei quattro anni di indagine, sotto la lente delle Fiamme gialle coordinate dalla Procura, sono finiti tre concorsi che secondo gli inquirenti erano stati pilotati per agevolare gli amici e i simpatizzanti del Pds.
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