Terralba perde suor Gianerminia Uroni, morta lo scorso 3 aprile in un ospedale di Bergamo. Il Cornavirus non ha risparmiato nemmeno lei, 80 anni, infermiera da una vita. Una vita trascorsa aiutando gli altri.

Era in corsia sino a due settimane fa, prima di essere consumata dal Covid-19. Suor Gianermina Uroni mancava da Terralba da 50 anni, ma ogni anno rientrava nel suo paese d'origine per trascorrere le ferie estive assieme ai suoi cugini e nipoti. Nonostante l'età, stava ancora lavorando come caposala in una casa di riposo di Bergamo.

Due settimane fa ha iniziato a star male. Era debole e la febbre non passava nonostante le medicine. Quando è stata trasportata all'ospedale di Alzano Lombardo aveva già i polmoni compromessi.

Sempre con il sorriso. Sempre pronta ad aiutare gli altri. ""La sua è stata una vita di carità". Così raccontano tanti cittadini in queste ore.

Gianerminia ha iniziato la sua missione da infermiera nell'ospedale Buzzi di Milano. Per poi rendersi utile come caposala, sempre a Milano, prima alla clinica De Marchi e poi al Policlinico Mangiagalli.

Nel 1994 era partita per il Ruanda, con l'intento di salvare i bambini. E' stata madre superiore nella comunità di Nave, a Brescia. Per anni ha guidato la casa di riposo di Stagno Lombardo, a Cremona.

Da qualche mese lavorava nella casa di riposo di Gazzaniga, a Bergamo.

A breve suor Gianerminia rientrerà a Terralba. Verrà sepolta nel cimitero del paese.
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