C'è un pegno da pagare. Il no alla Sb Green alle casse del comune di Terralba costerà 14mila e 800 euro. Soldi pubblici che serviranno per rimborsare la ditta cagliaritana che, dopo il primo ok da parte degli uffici comunali per la realizzazione di un impianto di smaltimento di carcasse animali nell'area Pip, aveva già investito diverse somme.

Tradotto meglio: aveva già portato avanti le indagini geologiche. E' tutto scritto nella determina numero 19 del 19 ottobre scorso. Nel documento si leggono dettagliatamente tutte le fasi del progetto, dall'acquisizione dei lotti da parte della Sb Green sino al rimborso da parte del Comune.

La vicenda è iniziata a maggio scorso, quando il Comune di Terralba aveva concretizzato la cessione alla ditta di diversi lotti. Poi però qualcosa è andato storto. Le imprese che operano da quelle parti poco dopo hanno iniziato a protestare chiedendo al sindaco Sandro Pili di annullare l'intervento. In tanti avevano persino annunciato azioni legali per la paura di convivere con i cattivi odori. A quel punto il sindaco di Terralba aveva deciso di rimandare al mittente la richiesta di realizzazione dell'impianto. Ma non solo: aveva modificato, in tempi record, il regolamento comunale che regola le attività dell'Area Pip non prevedendo più la possibilità di fare realizzare progetti simili. Per le imprese commerciali di Terralba un sospiro di sollievo. Che però costerà caro alle casse comunali. Il progetto intanto però non si è allontanato più di tanto. É quello infatti che sta per sorgere a San Nicolò d'Arcidano dove gli amministratori per ora non hanno avuto ancora nessun ripensamento.
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