L'aumento delle emissioni di anidride carbonica mette a rischio spiagge e dune.

A svelarlo è un lavoro coordinato dall'istituto per lo studio degli impatti antropici e sostenibilità in ambiente marino del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ias) di Oristano che è stato svolto in collaborazione con l'Università Ca' Foscari di Venezia.

Dalla ricerche, che è stata pubblicata sulla rivista Climatic Change, emergono gli effetti causati dall'aumento di Co2 sull'ambiente marino: da oggi al 2100 l'accumulo dei sedimenti alla base dei sistemi dunali mediterranei potrebbe calare del 31%, con erosione delle spiagge e maggiori rischi di inondazioni.

Il caso di studio analizzato dai ricercatori è stata la baia di San Giovanni, lungo la penisola del Sinis.

"Lontano dalle foci dei fiumi, i sistemi duna-spiaggia possono essere formati, interamente o in buona parte, da sedimenti carbonatici prodotti dagli ecosistemi marini, ad esempio praterie sottomarine di Posidonia oceanica - spiega Simone Simeone, ricercatore Cnr-Ias, che ha coordinato lo studio - Tali sedimenti potrebbero essere dissolti dall'acidità crescente dei mari: secondo recenti studi entro fine secolo il pH marino potrebbe scendere di circa 0.4 unità. A provocare l'acidificazione degli oceani, come noto, è l'aumento dell'anidride carbonica in atmosfera".

"Abbiamo constatato - aggiunge - come una quantità rilevante del sedimento che forma il sistema spiaggia-duna sia costituito da resti di organismi vulnerabili agli effetti dell'acidificazione. Una diminuzione del pH potrebbe condizionare in maniera rilevante l'abbondanza di questi organismi negli ecosistemi marini e conseguentemente ridurre i sedimenti carbonatici".

E, ancora, altri rischi riguardano i sedimenti sommersi: "Si tratta delle 'fondamenta' del sistema spiaggia-duna che potrebbero subire un'inversione del bilancio sedimentario. Alcune spiagge, da ambienti in progressivo accrescimento o in equilibrio potrebbero trasformarsi in ambienti in erosione".

Ma la ricerca, dice Emanuela Molinaroli, docente di geomorfologia e sedimentologia al Dipartimento di scienze ambientali, informatica e statistica di Ca' Foscari, dimostra anche "come l'effetto dell'acidificazione sul sistema spiaggia-duna, combinato al previsto innalzamento del livello del mare, potrà incrementare sia l'arretramento della linea di riva, che gli effetti negativi delle inondazioni''.

(Unioneonline/s.s.)
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