Il punto all’ordine del giorno del Consiglio comunale previsto per il prossimo 21 febbraio è molto chiaro: il recesso dall’Unione della Bassa Valle del Tirso. Tradotto meglio significa che il Comune di Simaxis ha deciso di abbandonare l’Unione.

Il motivo è solo uno: gli attriti che il sindaco Giacomo Obinu ha avuto recentemente con il presidente dell'Unione Raimondo Deidda. «Non ci sono più le condizioni per continuare a stare all’interno del gruppo - spiega Obinu - A nostro avviso ci sono tanti aspetti non chiari. Ora ci sarà il passaggio in Consiglio della nostra decisione, per un anno però legalmente rimaniamo all’interno. Siamo già al lavoro per capire in quale Unione sarà possibile entrare».

Raimondo Deidda, presidente dell’Unione di cui fanno parte anche i Comuni di Allai, Ollastra, Siamanna, Siapiccia, Simaxis, Villanova Truschedu e Zerfaliu, commenta la decisione del collega: «Mi dispiace ma rispetto il suo volere. Con l’uscita del Comune di Simaxis bisognerà rivedere tutti i servizi associati, come la raccolta differenziata e il servizio dello scuolabus. I problemi potevano essere risolti».

Gli attriti tra i due sindaci sono emersi qualche settimana fa quando le porte dell’Ufficio dell’Unione sono rimaste chiuse per diverso tempo a causa della mancanza di personale. Motivo per il quale tantissime pratiche edilizie e non solo, gestite dall'Ufficio Suape, sono rimaste ferme. Con tutti i problemi del caso. Obinu aveva sottolineato inoltre che l’Unione non ha mai provveduto al versamento del canone simbolico di 3mila euro all’anno per l’utilizzo del locale di San Vero Congius, di proprietà del Comune. E ora la decisione di uscire dall'Unione. E la pace che forse mai arriverà. 

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