Rischia l'arresto fino a un anno il bracconiere, E.C. di 54 anni, di Villaurbana, sorpreso nelle campagne di Siamanna da una pattuglia del Corpo forestale mentre controllava una rete fissa da uccellagione che aveva piazzato per la cattura di tordi e merli.

Gli agenti della Stazione forestale di Villaurbana gli hanno contestato il reato di uccellagione che prevede il sequestro della fauna selvatica catturata, dei mezzi di caccia e l'arresto fino a 1 anno o l'ammenda fino a 2.065 euro.

Rischia anche la revoca della licenza di porto di fucile per uso caccia, il divieto di rilascio di licenza per un periodo fino a 10 anni e, in caso di recidiva specifica, l'esclusione definitiva della licenza.

All'uomo è stata sequestrata la rete, una roncola, un coltello, dei legacci per fissare le reti, attrezzi per tagliare i rami che servono per costruire i passaggi degli uccelli e anche un sacchetto di grano utile per pasturare i cinghiali, pratica anch'essa vietata.

La pattuglia, durante gli accertamenti, ha trovato uno sparviere (Accipiter nisus, specie protetta) impigliato nella rete ma ancora vivo, e lo ha liberato.

Il bracconiere è stato deferito all'Autorità giudiziaria presso la Procura della Repubblica di Oristano.

(Unioneonline/D)
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